Leggio pieghevole per messale in legno laccato nero, stesure dorate e argentate, intarsi di madreperla; monogramma della Compagnia di Gesù al centro della tavola frontale. La tradizione vuole che i due leggii siano doni della prima ambasceria giapponese in Europa, promossa dai padri Gesuiti missionari in estremo Oriente, che giunse a Loreto l’11 giugno 1585, di ritorno da Roma. Custoditi per lungo tempo nella Sala del Tesoro della Basilica di Loreto, sono tra le poche testimonianze storiche, in Italia, dei rapporti intercorsi tra Oriente e Occidente alla fine del XVI secolo. Rappresentano un tipico esempio dello stile artistico Nanban (letteralmente “barbari del Sud”, nomignolo con il quale i giapponesi identificavano gli occidentali), espressione dell’incontro di materiali e tecniche giapponesi con la richiesta di manufatti a carattere religioso delle missioni cristiane che dalla metà del Cinquecento si diffusero rapidamente nel Paese dando impulso a una nuova cultura che si sviluppò per settant’anni, prima della chiusura del Giappone al mondo e alla religione cristiana. La produzione di lacche Nanban, rivolta inizialmente a manufatti di uso liturgico, si estese in seguito anche a oggetti di uso quotidiano, ricercati nella fattura, che sarebbero arrivati in Portogallo e da lì smistati in tutta Europa. I due leggii, di tipologia molto simile, uno di dimensione leggermente più grande dell’altro, presentano caratteristiche differenti nei motivi decorativi, nei materiali e nelle tecniche impiegate. Dallo studio della dott.ssa Mayumi S. Koyama sull’arte della lacca giapponese in Europa, risulta che il leggio più grande, per la forma e le caratteristiche tecniche con cui è stato decorato, è un perfetto esemplare di arte Nanban, realizzata in Giappone nel primo periodo del suo sviluppo; il leggio più piccolo potrebbe essere stato eseguito successivamente a Macao da artigiani locali, a imitazione di un originale leggio giapponese, sotto la guida dei missionari gesuiti che vi avevano trovato rifugio dopo l’editto del 1614 che costringeva tutti i convertiti ad abiurare e tutti i missionari a lasciare il paese.