Cristoforo Roncalli, detto il Pomarancio, pittore ufficiale di Clemente VIII, fu incaricato dal cardinale Antonio Maria Gallo, di eseguire due cicli pittorici per il Santuario lauretano: il primo tra il 1605 e il 1610, sulla volta della cosiddetta “Sala del Tesoro”, edificata per volere dello stesso pontefice al fine di raccogliere i doni preziosi dei pellegrini, il secondo tra il 1610 e il 1615 con la decorazione a fresco della cupola.

L’artista dipinse nella calotta, su fondo oro, una gloria di angeli musicanti che facevano da corona alla scena principale raffigurante l’incoronazione della Vergine; alla base era una finta balaustrata, dove spiccavano otto figure statuarie dei Dottori della Chiesa greca.

Nel tamburo erano effigiate coppie di figure femminili, riferite ad altrettante virtù della Madonna; sopr2a l’imposta degli archi minori a tutto sesto Roncalli dipinse i quattro Evangelisti e figure di angeli negli archi più grandi.

Alla fine dell’Ottocento si constatò che, per la loro conservazione, erano necessari lavori di restauro, per i quali fu chiamato Cesare Maccari (1840– 1919).

Verificata l’impossibilità di preservare i dipinti in loco, tra il 1889 ed il 1891 cinque porzioni di affreschi furono staccati da Ottaviano Ottaviani e riportati su tela.

Sono le tre gigantesche figure degli Evangelisti San Marco, San Luca e San Giovanni, raffigurati con i loro attributi iconografici, che ornano le pareti della Sala Evangelisti, così l’Angelo, residuo della perduta figura del san Matteo e l’immagine muliebre, a mezza figura, che simboleggia la Fede.

Cristoforo Roncalli, known as Pomarancio, official painter of Pope Clemente VIII, was appointed by the cardinal Antonio Maria Gallo to create two pictorial cycles for the Lauretan Sanctuary: the first was realized between 1605 and 1610, on the vault of the so-called “Hall of the Treasure”, built by desire of the Pope himself, in order to collect the precious gifts of the pilgrims; the second one was painted between 1610 and 1615 with the “fresco” decoration of the dome.

The artist painted in the cap, on a golden background, a glory of musician angels, which crowned the main scene, that represents the coronation of the Virgin; in the lower side of the cap, the artist painted a fictional banister, where eight statuesque figures of the Doctors of the Greek Church stodd still.

In the barrel of the dome, couples of female figures were portrayed; they represent the virtues of the Our Lady; above the shutter of the smaller round arches Roncalli painted the Four Evangelists, while he preferred to draw figures of angels in the bigger arches.

At the end of the 19th century, restoration works resulted absolutely necessary for their conservation, so Cesare Maccari (1840 – 1919) was called on this job.

Agreed on the fact that it would be impossible to preserve the paintings on site, five portions of frescos were removed by Ottaviano Ottaviani between 1889 and 1891 and reported on canvas.

These paintings are: the three gigantic figures of the Evangelists Mark, Luke, and John, depicted with their iconographic features, which adorn the walls of the Hall of the Evangelists; then the Angel, leftover of the lost figure of Saint Matthew; the last one is the feminine picture, half-figure, that symbolizes the Faith.