La Madonna in trono col Bambino è un manufatto dai caratteri eclettici, afferente nel complesso ai canoni degli atelier di Limoges (Limousin, Francia). Il gruppo statuario si presenta in assetto frontale, dove il Bambino benedicente tiene un libro in mano e siede in braccio alla Madre in trono, secondo l’iconografia della Sedes Sapientiae. La Madonna mostra sulla testa il segno di una perduta corona. Il trono reca sui fianchi quattro figure aureolate, che per numero rimandano ai profeti maggiori (Isaia, Geremia, Ezechiele, Daniele) o agli evangelisti (Matteo, Marco, Luca, Giovanni). Sul retro, si apre una cavità per la conservazione di reliquie o di particole eucaristiche. Sul trono e sulla pedana lo smalto opaco viene disposto fra volute schematiche, con una dominante di blu.
È un unicum nella produzione limosina a noi giunta il ciborio su colonnette che scherma il gruppo statuario, di possibile fattura contestuale ma di forme piuttosto italianeggianti. Peraltro, il gruppo statuario sotto il ciborio è coerente alla primitiva iconografia della Vergine lauretana, come si vede negli affreschi tardo-trecenteschi dell’eremo della Madonna di Valcora (Fiuminata, MC), già attribuiti a Diotallevi di Angeluccio da Esanatoglia. Ciò ha fatto sospettare che il ciborio sia un’aggiunta posteriore, forse operata nel momento dell’ “inculturazione” dell’oggetto nel culto di Loreto. Parimenti, le incisioni dei caratteri greci sul petto dei personaggi sacri, unite allo sportello tardogotico traforato e gattonato che chiude la cavità del trono, sono probabili aggiunzioni primo-quattrocentesche di area veneto-adriatica, che testimoniano l’arrivo in Italia dell’opera e l’adattamento al culto lauretano. Un’aggiunzione di matrice ottocentesca sono le aureole dei personaggi sacri.
Non è ancora noto quando l’opera sia giunta presso il santuario della Santa Casa. L’ipotesi accreditata dalla critica la vuole dono votivo basso-medievale, adattato dagli interventi quattrocenteschi e scampato alla razzia napoleonica del 1797.
Iscrizioni: ic xc (caratteri greci sul petto del Bambino); ic xc θc (caratteri greci sul nimbo del Bambino); μρ θυ (caratteri greci sul petto della Madonna); ave maria gratia plena (caratteri latini sul suppedaneo della Madonna)